L’Italia ha ora una Costituzione green, al passo con i valori di tutela dell’ambiente e degli animali, con l’introduzione del principio dell’interesse delle future generazioni. E con l’indicazione di non ledere salute e ambiente anche per l’iniziativa economica. L’ok definitivo è arrivato dall’aula della Camera dopo che il provvedimento aveva superato la doppia lettura delle due ali del Parlamento, il lungo iter – con un pausa di sei mesi – per modificare la Carta.
«Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell’ambiente», ha commentato il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani. Una “grande soddisfazione” che esprime anche per il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che prima di assumere l’incarico di governo, con l’Asvis, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, era stato tra i promotori dell’inserimento dell’ambiente in costituzione.
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