La volpe è l’animale simbolo dell’astuzia, sia nelle favole di Esopo, che nelle leggende e racconti folkloristici. Spesso però, la metafora della volpe è sinonimo invece di una furbizia ‘stupida’ che arreca danni a sé stessi. Ma perché definiamo la volpe un animale furbo?
Sicuramente, essendo un predatore con ottimi livelli di successo di caccia, la volpe può definirsi un abile e adattabile cacciatore, ma la sua ‘furbizia evolutiva’ non sta in realtà solo nella caccia, bensì nel suo essere onnivora e spazzina, infatti, non è raro trovare volpi che frugano tra i cassonetti, che si addentrano nei pollai, che rubano cibo umano e che, ahimè, riescono ad intenerire gli umani per essere alimentate. La cosiddetta furbizia della volpe sarebbe meglio definirla, infatti, adattabilità. Pensate che ci sono volpi in ogni continente della Terra, meno che in Antartide ed è infatti il mammifero carnivoro più diffuso sul pianeta.
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