Sfiniti, assetati, affamati. Molti con le zampe ferite da qualche chiodo o lamiera. La polvere addosso e la paura negli occhi. C’erano anche loro — gli animali — mentre Amatrice, Accumuli e Arquata tremavano e crollavano. Cani,gatti, pappagalli, pulcini,tartarughe,galline, tacchini, asini… Qualcuno l’hanno trovato che vagava sulle macerie della casa in cui viveva, altri erano rintanati in anfratti irraggiungibili, ci sono voluti giorni perché vincessero lo spavento e si avventurassero di nuovo fuori, nel mondo crollato. Soprattutto i gatti: diffidenti per natura, hanno resistito più a lungo che hanno potuto per cedere, alla fine, al profumo del cibo che gli operatori dell’Enpa hanno piazzato nelle gabbiette-trappola in diverse parti della zona rossa. Loro entrano, la gabbietta si chiude e poi i ragazzi della Protezione animali vanno a recuperarli assieme ai vigili del fuoco. Negli ultimi due giorni ne sono stati salvati così almeno una decina, approdati disidratati e barcollanti al presidio veterinario.

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