Li conosciamo purtroppo per la loro fama di essere cocciuti e stupidi, li vediamo trainare carretti in tutto il mondo da sempre, grandi lavoratori poco rispettati. Da Pinocchio che diventa somaro, a Dante, Boccaccio e Cicerone che ne hanno scritto in modo dispregiativo nei loro lavori e addirittura ai miti di Iside e Osiride in cui l’asino è una divinità malvagia. Ma chi è davvero l’asino? E perché ha questa nomea di “stupido”?

Le ragioni possono essere diverse, probabilmente questo appellativo deriva dal fatto che l’asino è un animale più lento e fermo del cavallo, è meno propenso al movimento e alla velocità e quindi considerato più testardo e restio all’obbedienza, e dunque meno adattabile.

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