Chi non ha mai sentito parlare del gatto nero come presagio di sfortuna? Oggi si celebra la Giornata del gatto nero, occasione per riflettere sulle superstizioni che circondano questi felini, simboli di eleganza, indipendenza e, purtroppo, anche di paura. Convinzioni popolari che nascono da storie antiche, fraintendimenti e, in molti casi, vere e proprie leggende, tutte da sfatare.
1. Il gatto nero porta sfortuna
Iniziamo con la superstizione più radicata: il gatto nero sarebbe un segno di malasorte, capace di rovinare la giornata a chiunque lo incroci. Ma da dove nasce questa credenza? La storia risale al Medioevo, quando si pensava che i gatti neri fossero legati alle streghe e alla stregoneria. Erano visti come familiari delle streghe o addirittura trasformazioni di streghe stesse. La verità? Un gatto nero non è più portatore di sfortuna di quanto lo possa essere un gatto bianco o grigio. Anzi, in alcune culture, come quella giapponese, è addirittura considerato un portafortuna.
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