Immaginate un mondo in cui anche chi non può avere un animale domestico possa sperimentare gli stessi benefici di una compagnia felina: sollievo dallo stress, conforto emotivo e una sensazione di affetto autentico. Che si tratti di anziani impossibilitati a prendersi cura di un gatto, pazienti ospedalizzati, persone allergiche o anche chi sta vivendo il lutto potrà presto contare su una nuova tecnologia.
Un team di ricercatori giapponesi dell’Istituto di Ingegneria dei Sistemi e delle Informazioni dell’Università di Tsukuba ha infatti sviluppato il primo prototipo di robot ispirato al gatto, capace di replicare il bunting, ovvero le testatine affettuose e lo “strusciarsi” con cui i gatti manifestano il loro attaccamento e che ha sugli esseri umani un effetto antistress.
vai a lastampa.it