In questi giorni migliaia di cuccioli sono stati regalati sotto l’albero di Natale. Un animale non dovrebbe essere un regalo: il bambino che lo riceve automaticamente tende a considerarlo come una “cosa”. Un rapporto che rischia di partire sbilanciato. Ma l’idea di infiocchettare un cane come se fosse un giocattolo qualsiasi porta anche a un’altra tremenda conseguenza un po’ in tutto il mondo: mentre molti allevatori svolgono il loro lavoro in maniera corretta e responsabile, ce ne sono altrettanti che considerano gli animali solo come una fonte di business. E così ci sono migliaia di cagnoline che passano la loro vita a mettere al mondo cuccioli come se fossero dei prodotti: se ne calcolano i tempi, si buttano via quelli difettosi o in eccesso, e le stesse fanno un brutta fine quando ormai non risultano più utili alla “produzione”.
vai a La Stampa