A Washington DC, negli Stati Uniti, il 17 luglio è cominciato un censimento di tutti i gatti della città, randagi e no. Secondo le previsioni, ci vorranno tre anni per portarlo a termine; costerà 1,5 milioni di dollari, l’equivalente di 1,3 milioni di euro. Il censimento è stato avviato su iniziativa di alcune organizzazioni che si occupano degli animali randagi, la Humane Rescue Alliance, la Humane Society of the United States e PetSmart Charities, insieme allo Smithsonian Conservation Biology Institute, un istituto di ricerca che si occupa tra le altre cose di medicina veterinaria. Lo scopo del censimento è capire esattamente quanti gatti ci siano in città, e di conseguenza come tenere sotto controllo la popolazione di quelli randagi e trovare loro una casa.

Il progetto si chiama “DC Cat Count“: la capitale degli Stati Uniti è solitamente chiamata DC, da District of Columbia, per fare prima. Ci lavoreranno due persone a tempo pieno e verranno usate più di cinquanta telecamere con sensori a infrarossi per filmare anche di notte; saranno disposte sia nelle aree residenziali che nei parchi, come Rock Creek Park, che si trova nel nord-ovest di Washington. Un altro sistema che verrà usato per identificare i gatti sarà mandare questionari nelle case per capire quanti siano i gatti da compagnia, e fare ricerche a piedi in alcuni quartieri per localizzare quelli randagi.

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