Volevo conoscere quel mondo dove uomini e animali si sostengono e si aiutano nei momenti difficili: in ospedale o nelle case di riposo. Così ho partecipato a un corso per diventare operatore di «Interventi assistiti con gli animali» (IAA) – che tutti noi conosciamo come Pet Therapy – una co-terapia definita dalle Linee Guida Nazionali. La differenza è importante perché si moltiplicano le iniziative che usano quelle due parole inglesi per «fare qualcosa» con gli animali. Così ho deciso di seguire i corsi per diventare un «coadiutore del cane», la persona che durante le sedute con i pazienti ha la responsabilità del quattro zampe. Duecento ore di corsi (teoria e pratica) dell’associazione Aslan, la stessa a cui la Fondazione Specchio dei tempi ha affidato i suoi progetti di IAA.
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