Che si tratti di cani, gatti, conigli o cavalli, via libera alla èet-therapy, ovvero i progetti che mirano a migliorare la salute e il benessere delle persone con l’aiuto degli animali domestici. Tuttavia, anche questa attività richiede massima attenzione a limitare i rischi di contagio, dalla misurazione della temperatura all’evitare contatti troppo ravvicinati tra il volto dei pazienti e il muso degli animali. A illustrarle sono le «Indicazioni operative per l’erogazione in sicurezza degli Interventi Assistiti con gli Animali nel contesto delle misure per il contrasto del SARS-CoV-2», pubblicate sul portale del Ministero della Salute.

Con una nota del 15 maggio, il Ministero ha specificato che sono di nuovo possibili gli Interventi Assistiti con gli Animali, utilizzati a supporto di percorsi riabilitativi, educativi e ricreativi in strutture sanitarie, maneggi, fattorie didattiche, centri cinofili. Ora, il documento specifica come tutto questo vada fatto nella Fase 2 dell’emergenza Covid.

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