William Montero e John Kase, due spazzini del dipartimento di New York, credevano che quel lunedì sarebbe stato un qualsiasi giorno di lavoro nel quartiere del Queens. Ma mentre buttavano i sacchi dell’immondizia, hanno sentito un miagolio. Montero pensava fosse un giocattolo, ma non era così: c’era un gattino in un bidone in cerca di aiuto.
«Chi mai potrebbe compiere un gesto del genere?», ha subito pensato Montero, che fa questo mestiere da diciotto anni. Lui e il suo collega hanno così aperto il sacco della spazzatura e hanno trovato dentro il gattino. Per sicurezza hanno controllato se in altre buste ci fossero altri gatti, ma c’era solo lui. Allora il netturbino ha preso il micetto, gli ha tolto qualcosa dall’occhio e lo ha stretto vicino a sé. Hanno poi deciso di chiamarlo Hopper, perché è il soprannome che è stato dato al mezzo di trasporto su cui lavorano ogni giorno.
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