Accade ormai ogni anno e soprattutto d’estate, lasciando famiglie distrutte da una delle peggiori tragedie che possano capitare, sgomento nell’opinione pubblica e discussioni a non finire sui social. Stavolta è successo a un bimbo di un anno e mezzo che, in una villetta familiare di Mascalucia (Catania) è stato azzannato al volto e al torace da due cani di razza Dogo Argentino e purtroppo non ce l’ha fatta. Ogni volta che succede una tragedia di questo genere, tutti si chiedono perché e soprattutto se esiste una possibilità certa di mettere in piena sicurezza i bambini che sono, per motivi che andremo ad analizzare, i più esposti alle aggressioni letali dei cani. Se è in qualche modo comprensibile, di fronte a notizie di cronaca così spietate, la reazione scomposta di animalisti e antianimalisti, l’unico modo per tenere sotto controllo questo drammatico fenomeno è affidarsi a chi lo studia e trarne le conseguenze legislative. Lasciare larghe falle, come capita abitualmente nel nostro Paese, soprattutto per quanto concerne l’applicazione delle leggi e le sanzioni, questo sì, agevola le tragedie.
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