Il 2016 si chiude con un’immagine degna della dolcezza di Beatrix Potter, ma anche della tenacia con cui molti amministratori e operatori portano avanti da anni una filosofia di coabitazione più civile tra l’uomo e coloro che furono nostri coinquilini sull’Arca di Noè, episodio biblico che non dobbiamo mai dimenticare. La giunta guidata da Roberto Maroni ha approvato un regolamento, atteso da sette anni, che stabilisce norme d’assoluta modernità per la tutela degli animali d’affezione e la prevenzione del randagismo.
«La possibilità di far entrare i pet nei luoghi in cui le persone hanno più bisogno di affetto, ospedali e case di riposo, è una novità senza precedenti» commenta Giulio Gallera, assessore al Welfare della regione lombarda, soddisfatto di un passo avanti che dovrebbe schiacciare molti pregiudizi, rimasti a uno stadio primitivo in molte regioni d’Italia, soprattutto al sud, dove il «martirio» del cane Angelo rimane uno degli episodi esecrabili del 2016.
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