Canta il Gallo. Canta, corre e salta, ma soprattutto segna. Un due tre, boom. Andrea Belotti non si ferma più, mentre rallentano gli altri. Ora è lassù in cima alla classifica dei cannonieri, con 22 reti, di cui tre segnati nell’ultimo match con il Palermo.
Canta il Gallo, con l’ennesima tripletta, come contro il Bologna. Segna e sogna con il Torino ma anche per sé, visto che è in piena corsa per la Scarpa d’oro, ad un gol appena da Messi. Segna contro la sua ex squadra e non alza la cresta, nemmeno le braccia. Si accontenta della tripletta e di portarsi il pallone a casa, guarnito e arricchito dalle firme dei suoi ex compagni. «Ho trascorso a Palermo due anni bellissimi – dice -, una promozione e un campionato tranquillo, non volevo esultare per la gente che mi ha sempre portato rispetto ed affetto», come se il gesto della cresta avesse qualcosa a che fare con quello dell’ombrello: ah saperlo.
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