Appartengono alla stessa Classe, quella dei Mammiferi, appartengono allo stesso Ordine, quello dei Carnivori, quindi dovrebbero condividere molte particolarità e il vecchio detto «vanno d’accordo come cane e gatto» ha tuttora una sua validità, dovuta semplicemente all’osservazione che l’uomo ha dedicato a queste due specie animali durante il processo di domesticazione, iniziato oltre 100.000 anni fa per il cane e, per quanto la stima sia sicuramente in difetto, 10.000 anni fa per il gatto
Roman Stocker, un docente del prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Technology), dopo avere prelevato una gattina (Cuta Cutta) da un gattile di Boston e averla ospitata in camera sua, si è accorto di una differenza molto interessante nel modo di bere che hanno i gatti rispetto ai cani. Mentre questi ultimi usano la lingua a mo’ di paletta, per raccogliere il liquido nella bocca, i gatti hanno inventato un procedimento nettamente più sofisticato e molto più efficiente per sopravvivere alla disidratazione. Mentre i cani sprecano un sacco d’acqua con quel metodo rudimentale, i gattini sfruttano inerzia e gravità, lanciando velocemente l’acqua con la punta della lingua verso l’alto e chiudendo le labbra quando il liquido penetrerà nel recipiente (la bocca).
Divertito e interessato da questa differenza, Stocker ha stilato una serie di dieci punti che differenziano il cane e il gatto.
1) I cani possono essere addestrati facilmente a rispondere a comandi di base come «Resta» o «Seduto». Per molti gatti questo è difficilissimo se non impossibile.
2) I gatti trovano la lettiera per i loro bisogni in pochi minuti, senza addestramento. A parte alcune eccezioni, per i cani occorre un lungo addestramento a questa finalità e la maggioranza fallisce l’obbiettivo.
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