Ormai in molte famiglie c’è un membro in più, con coda e due dita di pelo. Cane, gatto, coniglio nano o altro, per i bambini piccoli è un fratellino a tutti gli effetti, per gli anziani soli spesso è l’unica anima pia che si ricorda di loro e quando arriva la sua dipartita il dolore può essere ancora più profondo di quello che molte persone provano se chi muore è un parente o un amico.
Il fatto è che, nella nostra cultura, questo livello di dolore non è ben compreso: se soffri per la perdita di un familiare stretto (umano) ti vengono concessi spazi e tempi per recuperare ed elaborare il lutto. Quando si tratta di un animale domestico, si ha vergogna ad andare a chiedere di stare a casa dal lavoro per un giorno. Ci sarà sicuramente chi ti ride alle spalle (o davanti, a seconda del tatto) perché hai avuto la temerarietà di chiedere al capo del personale, un giorno per la scomparsa del gatto. Solo gli amici stretti che hanno animali potranno consolare con parole sincere ed efficaci chi ha perso il suo.
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