Aristocratici o più ‘popolani’. Pelosi con criniere da leone o invece snelli e agili per compiere le migliori malefatte. Poco importa se siano di razza o meno, gli italiani sono pazzi per i gatti. Lo dimostrano anche i numeri, raccontano Monica Cirinnà e Lilli Garrone (senatrice Pd una, giornalista l’altra, ma entrambe ospiti di nugoli di ‘pelosi’), ne ‘I gatti d’Italia’, volume ricco di storie, curiosità e avventure dei gatti più famosi che popolano e hanno popolato città e paesi d’Italia (ed.   Newton Compton, pp. 316 – 10,00 euro).
Secondo i dati, scrivono le autrici, sono “14 milioni i gatti che oggi vivono nelle famiglie del nostro paese”. Senza contare tutti gli altri, “più o meno fortunati, che abitano le campagne, nelle colonie feline, nei giardini o per strada”. Un amore di lunga durata, che risale indietro nel tempo annoverando tra i ‘gattofili’ anche personalità eccellenti come Papa Gregorio Magno o il poeta Petrarca, Cristoforo Colombo che non volle separarsi dal suo amato Maraja nemmeno quando salpò per le Americhe o Leonardo da Vinci e Antonello da Messina, che ne ritrassero tanti, in posa tra dame e Madonne.

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