È nota come sindrome da disfunzione cognitiva e può colpire cani e gatti in età senior, ma in molti la conoscono come l’Alzheimer degli animali. Colpisce la memoria e le facoltà mentali del quadrupede, modificando radicalmente comportamenti, atteggiamenti e attività cognitive tipiche della quotidianità canina. La fase degenerativa dell’animale, tipica negli esemplari anziani, in questo caso vira verso una perdita più invasiva e pesante. Un percorso che può avere tempistiche differenti, ma con una destinazione precisa, inesorabile. I sintomi possono palesarsi gradualmente e in modo soft, per questo riconoscerli è importante così da rallentare, ove possibile, il cammino.
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