Sono ancora poco attendibili dal punto di vista scientifico i test genetici su cani e gatti domestici, la cui moda sta dilagando negli Stati Uniti. A smorzare gli entusiasmi, un articolo pubblicato sulla rivista Nature a firma di tre veterinari e ricercatori dell’Università di Harvard: Lisa Moses, Steve Niemi ed Elinor Karlsson.
Gli esperti mettono in guardia dal “business dei test facili per animali che vendono false speranze e sono basati su studi ancora limitati” e lanciano un appello a una “maggiore regolamentazione del settore”. Per i tre ricercatori, infatti, non hanno ancora ricevuto adeguati riscontri scientifici “né l’accuratezza dei test, né la loro capacità di predire lo stato di salute degli animali”.
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