Se nelle vostre case vivono un cane o un gatto, il concetto di felicità vi sarà piuttosto chiaro. Perlomeno partendo dal vostro punto di vista. Ma il vostro amico è davvero felice? Che cos’è la felicità per un animale domestico? Possiamo valutarla con gli stessi nostri parametri? «Assolutamente no — spiega Roberto Marchesini, etologo e scrittore, autore di numerosi saggi su zooantropologia e post umanesimo, che venerdì alle 15,40 prenderà parte al panel «Un cane può cambiarvi la vita» al Tempo delle Donne del Corriere della Sera —. C’è una sorta di esperanto comportamentale tra i mammiferi, un linguaggio comune, che fa capire se in un dato momento siamo felici o tristi, eccitati o indifferenti. Ma i meccanismi che lo regolano sono diversi e non è affatto detto che ciò che rende felici noi renda felici anche i nostri animali».
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