I gatti, a differenza di molte altre specie animali, sono diventati più grandi come conseguenza dell’addomesticamento. È quanto è emerso da uno studio pubblicato sul Danish Journal of Archaeology, e condotto da ricercatori delle Università di Copenhagen e della Norvegia, pronto a confermare un’evoluzione in controtendenza per gli amici felini.

Da un punto di vista evolutivo, gli animali sono storicamente divenuti più piccoli a seguito dell’interazione con l’uomo: la vita domestica, così come l’assenza della necessità di procacciarsi il cibo, ha reso le specie più minute e agili. È il caso dei cani, ad esempio, diversi dal punto di vista muscolare e scheletrico rispetto ai progenitori lupi. Con i gatti, tuttavia, sarebbe avvenuto il contrario: così come testimoniano i ricercatori, questi quadrupedi sarebbero cresciuti di ben 16 punti percentuali rispetto alle loro dimensioni tipiche nell’era vichinga.

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