Che cos’è la proprietà nel mondo dei cani? E come fa un cane a dire all’altro: Questo è mio? L’altra sera ho assistito ad una scena che meriterebbe di figurare in un manuale di etologia. Protagonisti, la nostra maremmana Bonnie e Shylock, il cane lupo cecoslovacco che abbiamo adottato un anno fa. Quando non è con me, Shylock vive in un recinto piuttosto ampio che abbiamo costruito per lui: casa nostra non ha recinzione e i lupi, anche quando sono mezzi cani, hanno il vezzo di captare un odore o un suono a centinaia di metri di distanza e di partire all’improvviso alla velocità della luce per verificare di che si tratta – il che, ovviamente, non è sempre gradito ai vicini. La sera però, quando i vicini sono al sicuro, lascio che Shylock faccia le sue esplorazioni in libertà. Per un po’ mi gira intorno sul prato, poi in un attimo è già scomparso nell’oscurità. Nel giro di una mezz’oretta è di ritorno, eccitato e affamato e allegro.
L’altra sera sul prato c’era un osso di Bonnie. Una volta al mese regalo ai cani un osso: preferibilmente un ginocchio di bue, che per giorni dà loro una gran soddisfazione. Shylock devasta il suo nel recinto, mentre Bonnie lo sgranocchia sul prato: tanto i lupi cecoslovacchi sono voraci, quanto i maremmani sono parchi. Fatto sta che l’osso di Bonnie, quando l’altra sera ho liberato il lupo, era ancora pressoché integro e meravigliosamente avvolto di grasso: Bonnie, diversamente da Shylock, non nasconde né sotterra i suoi tesori.
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