Tornato a Itaca, Ulisse piange una sola volta. Quando Argo, il suo cane, ormai vecchio e malconcio, pare riconoscerlo e muore. E lui si asciuga di nascosto una lacrima.
Così è da tempo immemore. Già nell’età della pietra gli uomini cercavano la compagnia degli animali, lo documentano i reperti archeologici. Nei millenni è diventato un rapporto d’amore. «Non c’è nulla di più dolce, nulla che dia alla pelle una sensazione più delicata, più raffinata, più preziosa del pelo tiepido di un gatto», scrive Guy de Maupassant.
Anche gli scienziati indagano sulla gioia procurata da un quattrozampe. Uno degli studi più recenti prende a prestito per il quesito di partenza una citazione dalla serie Charlie Browne: «La felicità è un cucciolo caldo?». La risposta è sì, secondo i ricercatori americani del Manhattanville College: chi ha un animale domestico ha una chance in più di sentirsi soddisfatto della sua vita.
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