Gli umani, lo sappiamo bene, si dividono in due specifiche, rigide e ben distinte categorie: chi ama (e generalmente sceglie come animale da compagnia) i gatti e chi i cani.Contrariamente a quanto molti pensano, nel mondo i gatti domestici (Felis silvestris catus) sono più numerosi dei cani domestici (Canis familiaris). Ma in qualche modo sono quasi sempre i cani a prendersi la scena: migliori amici degli uomini, paragone di fedeltà, sono protagonisti di edificanti fatti di cronaca, attendono i padroni per mesi o anni prima di venire recuperati ma vegliano anche la tomba dell’amico umano scomparso. E sono altresì indagati da innumerevoli studi scientifici che in vari casi ne hanno scandagliato la psiche. Peraltro, nelle schermaglie che a volte nascono tra le due sopraddette categorie di umani l’argomento comune degli amanti dei cani è che i loro amici li amano incondizionatamente, cosa di cui nessuno dubita. I gatti, invece, sono indipendenti, sdegnosi, si fanno i fatti loro e sembrano amare svisceratamente più quel loro cuscino aggregatore di peli che il loro padrone, relegato a dispensatore di cibo e di coccole, ma unicamente su richiesta del volubile felino.
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