Sono più che degli amici: perché sono quelli che, in questi casi, possono anche salvare la vita ai loro compagni umani. Sono i “cani con le stellette”, quelli che per una vita lavorano fianco a fianco degli uomini, con sprezzo del pericolo e con un intuito e un fiuto che, il più delle volte, sono infallibili. Ma cosa succede a questi cani quando vanno in pensione? Per sostenerli e per far sì che possa essere prevista per loro una adeguata assistenza sanitaria, ecco che scende in campo l’Ente nazionale protezioni animali, con la presidente Carla Rocchi. In questi giorni ha inviato una lettera al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, chiedendo l’impegno del dicastero affinché «venga reintrodotta nel provvedimento correttivo al riordino dei ruoli al vaglio delle commissioni parlamentari, o nel primo veicolo legislativo utile, la nota espunta che prevedeva l’assistenza sanitaria per i cani in pensione».
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