L’uomo ha addomesticato i cani, e durante una relazione che dura da oltre 15.000 anni, ha allevato i cani a essere amichevoli e compagni fedeli, così come anche capaci di interpretare le nostre emozioni.

Ora, un nuovo studio rivela che anche i cani randagi – animali che non hanno mai vissuto a contatto con le persone – possono comunque comprendere i nostri gesti. Un numero di quasi 300 milioni di cani randagi vaga per il pianeta, di cui 30 milioni di questi solo in India. Questi cani in libertà spesso entrano in conflitto con le persone, e, particolarmente in India, rappresentano un rischio per la salute pubblica essendo portatori di rabbia, un virus fatale che uccide in India circa 20.000 persone l’anno, dei quali la gran parte bambini, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità.

Questo ha reso la gestione dei cani randagi un tema caldo, e alcune persone uccidono in maniera inumana gli animali, dice Anindita Bhadra, comportamentista animale presso l’Istituto indiano di educazione e ricerca scientifica di Calcutta. I cani randagi, aggiunge l’esperta, non sanno mai se le persone vogliono dar loro da mangiare, accarezzarli – o fargli del male.

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