No, non è una posa sfortunata. Una di quelle foto che vengono scattate proprio mentre state per starnutire. Zimes è così: ha la lingua sporgente e la stessa espressione facciale qualunque cosa faccia. Anche se, a dir la verità, non lo è sempre stato.
Il suo muso racconta una storia di abusi. Quando aveva appena quattro settimane di vita è stato volontariamente «dato in pasto» ad un cane. Un ragazzo, per suo divertimento, lo voleva addestrare ad uccidere, aizzandolo, torturandolo, e a sua volta istigandolo a torturate e uccidere piccoli gatti randagi.
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