«Non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella diffusione di Sars-CoV-2». Questo è un fatto che fin dall’inizio della diffusione del coronavirus negli esseri umani, e anche dopo i quattro casi il mondo scientifico e l’Organizzazione Mondiale della Salute continua a ribadire: non ci sono prove che gli animali domestici, cani e gatti in particolar modo, possano essere un veicolo attivo di diffusione del virus. Questo vuol dire che i nostri quattrozampe allo stato attuale possono al massimo essere alla stregua di un qualsiasi elemento inanimato, come potrebbe essere un cellulare, una ciabatta, una stretta di mano. Se il virus si deposita su questi oggetti e noi li tocchiamo, allora in quel senso possono essere veicolo di contaminazione.

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