Dopo mesi di chiusura dei parchi e di scarsa manutenzione delle aree verdi, nelle città torna l’incubo del forasacco. Con la bella stagione le piccole spighe appartenenti alle graminacee selvatiche rappresentano un rischio per i cani portati a spasso, nelle aiuole e in misura maggiore nei parchi incolti e negli orti.
Il pericolo in realtà è nelle infezioni che possono insorgere quando una di queste piccole spighe a forma di lancia, che possono raggiungere i 50 cm di altezza, penetrano nel tessuto dell’animale, senza che ci si accorga in tempo.
Le zone a rischio
Per questo è consigliata una ispezione accurata del cane subito dopo la passeggiata all’aperto. Naso, occhi, orecchie, bocca e zampe sono le zone più a rischio con possibili danni, tra cui difficoltà respiratorie e cecità. E’ più difficile trovarle sotto ascelle, cute, zona perianale e genitali, ma è meglio controllare bene. E’ chiaro che rischiano di più i cani a pelo lungo, ma vale per tutte le razze il consiglio di tenerlo pulito ricorrendo alla toeletta che ne mantenga il pelo più corto possibile.
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