Coccolati, amati di un amore ricambiato, cani e gatti di casa, nel periodo della pandemia, con la loro presenza hanno rivestito un ruolo fondamentale di sostegno psicologico per tanti anziani o persone sole in special modo. Abbandonarli, un gesto per fortuna in forte diminuzione, è legato a caso episodici, quindi non è un’opzione se si andrà in vacanza, soprattutto in un contesto come quello attuale, in cui il loro ruolo e’ stato valorizzato nei tanti mesi trascorsi in casa. Se si parte con loro, in periodo Covid, occorre fare attenzione ulteriore ad alcune regole, in particolare l’uso del guinzaglio, che aiuta a tenerli sotto controllo in pubblico e a non doverli rincorrere, col rischio poi di contatti troppo ravvicinati con altre persone, annullando il distanziamento sociale. Lo evidenzia Marco Melosi, presidente Anmvi, Associazione nazionale medicina veterinari italiani.
“Tenere il cane al guinzaglio in pubblico – spiega Melosi – rientra nel concetto più generale di possesso responsabile, che prevede anche il microchip e la consapevolezza della responsabilità che si ha in capo per le azioni che gli animali compiono. Secondo le normative vigenti, il guinzaglio deve essere della lunghezza di un metro e venti”.
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