Troppi cervi a Belluno, troppi orsi in Trentino, troppi cinghiali nel Lazio, troppi lupi in Toscana: quasi ogni settimana leggiamo una notizia di qualcuno che denuncia che il numero di una specie è eccessivo e, di conseguenza, un piano di abbattimento sarebbe necessario. Ma, visto che la parola segnerebbe la morte di un monte di animali, cerchiamo di capire cosa significa la parola “troppi”? E’ un termine relativo e indica una quantità superiore al normale, al giusto. La domanda si sposta dunque su quale sarebbe la quantità normale o giusta che sarebbe stata superata e che richiede un intervento per essere riportata a livelli, appunto, normali. Credo di non sbagliarmi se affermo che nessuno di coloro che denunciano il presunto eccessivo numero di certi animali abbia cognizione di quale sia la normalità.

La densità di una popolazione animale è determinata da molti meccanismi ecologici e comportamentali ma, in primis, è legata alla disponibilità delle tre risorse critiche per la sua sopravvivenza: cibo, acqua e idoneità dell’habitat. In particolare, il cibo è, nel nostro contesto, la risorsa critica perché, per quanto riguarda l’habitat, parliamo di specie che si adattano a quasi tutti gli ambienti. Quindi, ad esempio nel caso dei cinghiali, che sono onnivori e super-adattabili a qualsiasi ambiente, la quantità di cibo oggi disponibile è enorme e infatti le popolazioni sono aumentate di numero e si ritrovano fin dentro le citta. La loro alta densità è normale e giusta per gli habitat che si trovano a frequentare (e che noi umani gli abbiamo preparato e fornito).

Si dirà che questa mia lettura ecologica è sciocca perché il termine normale o giusto è da intendersi in relazione all’uomo. Volevo arrivare proprio qui. Quindi il numero è eccessivo non di per sé ma con riferimento al disturbo che questi animali arrecherebbero all’uomo, in particolare ai danni o ai pericoli che causano alle sue attività. E’ importante questa considerazione perché allora il numero normale è da rapportarsi ai danni che l’uomo è disposto a sopportare.

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