Il pastore tedesco Blu rischiava di rimanere solo quando il suo padrone è stato ricoverato d’urgenza per il Covid-19. Il proprietario di Patty ha aspettato che il suo akita americano fosse al sicuro per farsi portare in ospedale. E, durante la lontananza, l’animale ha tenuto compagnia a una giovane maturanda (Giorgia, ndr) che lo ha preso in affido con la sua mamma. Bongo, un bulldog francese di sette anni, ha — invece — avuto bisogno di qualcuno che lo accompagnasse a passeggiare durante la quarantena.

E ancora, il gatto nero Bijou ha trovato chi gli ha dato da mangiare mentre il suo «papà» è venuto a mancare. Sono solo alcune delle storie che raccontano le difficoltà affrontate dagli animali e dalle loro famiglie durante l’emergenza sanitaria. Alle richieste d’aiuto ha risposto con un numero telefonico dedicato la Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (Leidaa), associazione fondata e presieduta da Michela Vittoria Brambilla, prendendosi carico delle situazioni di quanti si sono trovati impossibilitati a prendersi cura dei propri animali domestici. Che si trattasse di una semplice passeggiata, di essere accompagnati dal veterinario per una visita o di trovare una sistemazione temporanea. Con un unico obiettivo: nessuno doveva essere lasciato solo. Dall’inizio dell’emergenza sono state 18mila le richieste di aiuto gestite.

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