«In una circolare diffusa a fine agosto dalla municipalità di Dubai si vieta a residenti e turisti di alimentare cani e gatti e volatili, come corvi e piccioni. Le associazioni animaliste locali denunciano che questa direttiva sta determinando una caccia spietata agli esemplari che vengono catturati, anche se muniti di collare, e soppressi nei cosiddetti kill shelters, o portati nel deserto dove vengono abbandonati a morire di fame e di sete». Così in una nota l’Oipa Onlus International (Organizzazione internazionale protezione animali) che lancia una petizione mondiale in cui chiede alle autorità di Dubai di fermare l’atroce strage.

«Mentre fervono i preparativi di Expo Dubai – si legge nel comunicato – che prenderà il via il primo ottobre 2021, in diverse aree residenziali i cittadini hanno già ricevuto un ammonimento da parte proprietari immobiliari nel quale si dichiara che chi venisse trovato a fornire cibo e acqua ai randagi sarà multato con 500 dirham, l’equivalente di 117 euro, e segnalato alle autorità per ulteriori provvedimenti. Il divieto di nutrire i randagi riguarda anche le associazioni animaliste di recupero e salvataggio che, improvvisamente obbligate a chiudere dalla municipalità, multate e con i loro account social bloccati, non possono aiutare e soccorrere gli animali che stanno morendo di fame».

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