Fa una passeggiata, chiacchierando per il centro di Mestre con un’amica, quando il cane di razza Cocker che la compagna ha al guinzaglio cambia improvvisamente direzione, tagliandole la strada. Così lei – una signora 63enne – si ritrova il guinzaglio tra le gambe e cade rovinosamente a terra.
Risultato: frattura multipla al polso e al braccio, contusione alle costole e alle cervicali. Era il dicembre del 2014. Una gran brutta disavventura per la donna. E un’amicizia che rischia di incrinarsi.
La signora – difesa dall’avvocato Giorgio Caldera – si è rivolta al Tribunale civile, citando l’amica per chiedere il risarcimento dei danni subìti. A sua volta, la padrona del cane ha citato Axa Mps Assicurazioni Danni, con la quale aveva una polizza, ma che si era rifiutata di pagare il risarcimento sostenendo che la responsabilità della custodia spettasse alla cliente, che non c’era prova che fosse lei la proprietaria del cane e che comune per “animali domestici” si dovessero considerare quelli custoditi nelle “domus”, escludendo responsabilità per danni provocati fuori casa e riconoscendo solo quelli nell’ambito della vita privata e della proprietà dell’abitazione abituale.
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