Era l’allevamento ‘di riferimento’ della zona per i cani di piccola taglia, ma si è rivelato essere anche l’unico focolaio (e in effetti il primo) nei Paesi dell’Unione Europea di Brucella canis, zoonosi infettiva trasmissibile anche all’uomo. Lo hanno scoperto i carabinieri forestali del Nipaaf (Nucleo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale) e altri reparti dei Ccf, che hanno sequestrato nell’allevamento di Trecastelli (Ancona) quasi mille cagnolini (850 circa tra chihuahua, barboncini, maltesi e altri ancora), tutti maltrattati e la metà dei quali malati.

I carabinieri lanciano l’allarme, perché alcuni esemplari contagiati potrebbero essere stati venduti e invitano i proprietari a sottoporre i cani a visita veterinaria per evitare la diffusione del contagio. Il sequestro, su delega della Procura della Repubblica di Ancona delle strutture dell’allevamento a Trecastelli, in provincia di Ancona, autorizzato per 61 cani, non è sufficiente. È stato escluso l’abbattimento, fanno sapere i carabinieri forestali, ma la situazione dei cagnolini “resta drammatica”.

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