Cella 126. Non ha neanche un vero nome questo tenerissimo cagnolone da sedici anni rinchiuso nel canile di Taranto. E’ così che lo identificano, con il numero del suo box, dove ha trascorso tutta la sua vita: sì, perché in quella cella numero 126 ci è entrato quando era un cucciolo.
Di lui non si sa nulla: dalla sua scheda risulta che è entrato nella struttura nel 2005, a pochi mesi di vita, come randagio. E da allora nessuno lo ha cercato. Ma a dire tutto sono i suoi grandi occhioni tristi, segnati da una vita dietro le sbarre senza aver commesso alcun crimine.
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