Mi fermo per comprare il pane, quando vengo rapita da uno sguardo profondo e languido, del tutto inedito per il mio paese. Un cane biondo miele, con delle striature tendenti al rosso fulvo, il cui manto ricorda quello delle volpi che si vedono passeggiare sull’Etna, il mio vulcano.
Mi guarda con quegli occhi liquorosi e profondi e mi inchioda a sé, chiedendomi di fermarmi.
Inizio a parlare con il suo padrone, un anziano signore che la portava a spasso con orgoglio e gratitudine nei confronti della vita che, a suo dire, le aveva fatto un inaspettato regalo.
Nel giro di un paio di minuti mi racconta tutta la sua storia, mentre io rimango incantata ad osservarli in perfetta sinergia e armonia.
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