Miro abbaia troppo e la sua proprietaria viene condannata a due mesi. È arrivata la conferma in Appello a quello che era stata già stato deciso in una sentenza di primo grado quando l’anziana donna venne condannata a due mesi e al risarcimento danni alla persona offesa di tremila euro, più le spese legali, somma già risarcita.
La storia di Miro ha avuto inizio nel 2018 quando il cagnolone venne portato via alla sua famiglia e posto sotto sequestro in un canile. Molte associazioni animaliste intervennero contro quella che ritenevano un’ingiustizia e in un paio di settimane vennero raccolte oltre 240mila firme in una petizione lanciata dalla nipote della donna per chiederne la liberazione e restituzione alla sua famiglia.
Il cane dopo due settimane tornò a casa a Roverè della Luna, in quell’abitazione che dista otto metri in linea d’aria da quei vicini che avevano sporto denuncia stufi del continuo abbaiare di Miro: l’avvocato delle difesa portò ai giudici venti pagine in cui spiegava la disponibilità dei proprietari del pastore maremmano di sorvegliarlo sempre, di tenerlo in casa dalle 21 alle 7 della mattina.
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