Se nasci dall’altra parte della barricata della presunta aggressività sei fregato! Tutti si aspettano da te efferate lotte, cattiveria, aggressioni, combattimenti. Soprattutto quando sei un cane. Questa è la triste storia di Marco, che noi amiamo chiamare Etna, un soprannome dato a un un grande cane nero color lava del suo vulcano proprio per la sua resistenza.
Il suo muso è già un incanto: ha una pennellata bianca che gli addolcisce il viso, già affabile di suo. La sua striscia bianca parte dalla fonte, si sbiadisce un po’ e si insinua dolcemente tra gli occhioni dirigendosi in direzione tartufo. Quel luogo meritevole di coccole, non di certo di morsi di altri suoi simili, ignari e sfortunati come lui. Il suo grande petto è bianco, ricorda un cuscino morbido e accogliente di Ikea, di quelli che riparano dopo una giornata infinita e faticosa.
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