Ho immaginato di prestare la mia penna a Flavia, mia paziente, mamma di Carolina che all’età di 13 anni è stata colta da un mutismo selettivo. E ho tradotto le nostre sedute in una lettera immaginaria e di gratitudine rivolta al suo cane.
Perché dopo varie peripezie diagnostiche e terapeutiche, l’unica vera cura per Carolina e la sua mancanza di parole è stata Frida, la loro dolcissima Bulldog inglese a chiazze, color mucca.
Cara Frida,
devo dirti grazie.
Devo dirti grazie perché hai avuto pazienza, perché mi sei stata accanto quando io avevo smesso di stare accanto a me stessa. Perché ti sei accovacciata sul tappeto del bagno quando piangevo rintanata in un luogo sicuro per evitare di farmi vedere dal resto della famiglia. In quei momenti bui, i tuoi occhioni grandi mi hanno accarezzata, il tuo tartufo umido mi ha consolata, il tuo scodinzolare composto mi ha dimostrato che potevo contare sul tuo incondizionato affetto.
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