Arriva la Vuelta, ultima occasione della stagione per chi predilige le corse a tappe. Per qualcuno un esame di riparazione, per altri la passerella finale, in ogni caso una prova dura, con tante salite (oltre quaranta) sparse in ventun tappe dal chilometraggio breve (nessuna oltre i duecento chilometri). Come il Giro e il Tour, anche la corsa spagnola parte dall’estero, come non accadeva da cinque anni: via dall’Olanda, con una cronosquadre di 23 chilometri a Utrecht e due tappe rese insidiose dal vento. Poi la Spagna, divisa in due, prima il Nord con Paesi Baschi e Galizia, poi tanto Sud: il menu prevede anche una crono individuale di 31 chilometri, quattro tappe per velocisti, sei frazioni per attaccanti e nove arrivi all’insù, sette dei quali dopo tappe di montagna, con un dislivello totale che sfiora i 50mila metri e un traguardo sull’Alto Hoya de la Mora a quota 2500. Ci sono tutti gli ingredienti per regalare spettacolo ed emozioni, compresa quella di salutare due campioni come Nibali e Valverde, leggende di questa prima parte di millennio, al loro ultimo grande giro. Ecco le dieci facce con più chances di festeggiare a Madrid l’11 settembre.
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