Una serie di raccapriccianti uccisioni di gatti sta scuotendo coscienza e opinione pubblica di Saitama, centro giapponese di 1,2 milioni di abitanti non lontano da Tokyo. Il primo anello della lunga catena di orrore, qualche mese fa, la scoperta di una donna che rinvenne la testa mozzata e le zampe di un gatto marrone maculato mentre camminava lungo le rive del fiume Arakawa. Alcuni giorni dopo toccò ai poliziotti scoprire il resto del corpo del felino, non molto distante, nel cortile di una scuola elementare. Poi, nella prima decade di febbraio, altre due carcasse di gatti mutilati erano venute alla luce in rapida sequenza, la prima in un campo e l’altra a lato di una piccola strada cittadina.

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