Il disturbo dello spettro autistico viene internazionalmente definita una diversità dello sviluppo che può causare “significative sfide sociali, comunicative e comportamentali”. Tendiamo a pensare che solo gli esseri umani possano avere questa caratteristica, ma non è così. La maggiore attenzione sull’identificazione, la diagnosi e il trattamento che c’è stata nell’ultimo ventennio ha portato a fare analoghe scoperte anche nel mondo animale, in particolar modo fra cani e scimmie.
Questo non perché siano gli unici animali a mostrare dei sintomi, ma perché sono stati gli unici studiati, i secondi in particolar modo per il loro patrimonio genetico simile all’uomo.
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