In caso di divorzio, il cane va affidato a lui se lei dimostra di non provare un legame affettivo con il quattrozampe conteso. Una recentissima sentenza della Cassazione riporta alla ribalta un tema, quello dell’affidamento di un cane o di un gatto dopo la separazione tra coppie, che si fa sempre più importante, visti e considerati l’incremento di divorzi e la contemporanea presenza di un animale domestico da affidare. Per la Suprema Corte, l’affido del cane dopo la fine della relazione spetta all’uomo che ha provato la proprietà dell’animale; alla donna neanche il diritto di visita per non aver dimostrato uno stabile legame affettivo.
“L’affido del cane va a lui se dopo la fine della breve relazione, lei non riesce a provare l’instaurazione di uno stabile legame affettivo con l’animale – conferma una nota pubblicata da Studio Cataldi-Diritto quotidiano sul suo sito online – è quanto si evince dall’ordinanza n. 8459/2023, con cui la seconda sezione civile della Cassazione si è pronunciata sull’affidamento dell’animale a una coppia di fatto.
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