estate, l’acqua del mare è più calda del solito – non a caso è stato il mese di luglio più bollente della storia, ed eccola lì in agguato una medusa, che ti sfiora coi suoi tentacoli facendoti contorcere dal bruciore. Che fai? Se sei anche tu fra quelli che consiglierebbero di farci la pipì sopra, sappi che sei vittima di una delle più diffuse leggende metropolitane, e te la stai giocando con quelli che pensano di poter succhiare e sputare via il veleno di un serpente dopo esser stati morsi.

Immaginario collettivo
Quella dell’urina in grado di contrastare il veleno delle meduse è una diffusa quanto non efficace credenza popolare, alimentata anche dall’immaginario collettivo e da scene di film, su tutti il racconto di Monica in un iconico episodio di Friends. Ma in realtà la pipì non allevia in alcun modo il dolore di una puntura: nel migliore dei casi non offre alcun reale vantaggio, alla peggio potrebbe aggravare la situazione. Il mito probabilmente è iniziato perché l’urina contiene ammoniaca e urea, conferendole un pH leggermente basico, ma questo non è sufficiente né contro il veleno, né contro il bruciore.

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