La splendida e commovente storia di oggi arriva da distante, esattamente da Zambrów, città polacca di 22 mila abitanti. Un mesetto fa, tre bambini di un quartiere centrale avevano trovato un cane randagio per strada. Aveva sì un collare ma non il microchip. La ricerca del suo proprietario, nonostante la buona volontà del trio, di volontari e veterinari della zona, non ha così dato risultati. A peggiorare ulteriormente la situazione ci si è messa anche l’indisponibilità di tutti i rifugi contattati: nessuno aveva posto.
I ragazzini, però, non si sono persi d’animo. Dopo averlo rifocillato con cibo e acqua, prendendosi cura di lui nei primissimi giorni, gli hanno anche voluto costruire una cuccia di mattoni. Un rifugio spazioso e sicuro, al riparo da traffico e pericoli, con tanto di ciotole per mangiare e bere. “Non possiamo adottarlo in casa nostra per svariati motivi”, hanno spiegato, costernati e dispiaciuti, i tre. Che, va sottolineato, appartenengono tutti a famiglie di umili condizioni economiche.
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