Viviamo in una società accelerata. Dove tutto è potenzialmente a disposizione: dagli acquisti online, che ci arrivano dopo un giorno se non dopo qualche ora, alle serie tv e film che se ormai non sono “on demand” sono da “boomer”. L’altro giorno ricordavo come, all’età di 4 anni, mio fratello più grande mi trascinasse per le vie di una città di montagna perché ci saremmo persi “Furia cavallo del west”. Io, nella mia ingenuità fanciullesca, pensavo che se non si accendeva la tv i programmi non partissero. Ma erano altri tempi, c’erano altri bisogni.

Oggi in questa corsa sfrenata nel consumare qualsiasi cosa cerchiamo di incastonare le relazioni umane e animali. Le prime sono sempre più complicate, sempre più digitali e sempre più mordi e fuggi. E le seconde? La Zampa ha da poco festeggiato i suoi 17 anni di vita – era il 7 giugno scorso – e in tutto questo periodo ho visto come un germoglio (perché l’amore per gli animali, seppure per molti aspetti, allora era quasi nascosto come un seme nella terra) si è fatto pianta.

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